lunedì 31 maggio 2010

Il cammino dei sensi. Auguri Annina!

Vorrei essere brava a scrivere. Ma non lo sono. Però faccio lo stesso un regalo alla mia amica ANna, un regalo sottovoce, di quelli bisbigliati in un orecchio. Per il tuo compleanno partecipo con queste foto al tuo contest bellissimo, Il cammino dei sensi. Non riesco a trovare le parole per descrivere questo luogo, il tuffo al cuore che mi prende quando scendo dalla macchina e respiro a pieni polmoni il profumo di bosco, pini, erba, stelle e fiori di campo in estate e neve pungente in inverno. So solo che le mie radici risiedono lì, questo luogo dove il tempo non ha tempo e dove ogni cosa sembra restare fissa, dove io torno ad essere Chiara di sempre, di quando avevo 15 anni e il postino mi portava le lettere da me tanto attese durante estati passate a scorrazzare con gli amici. 



Già, gli stessi che un tempo giocavano con me a guardia e ladri di notte per le piccole stradine nascondendoci nelle case del villaggio, gli amici con i quali si andava tutti "ai 3 scalini" e si usciva fuori che si puzzava così tanto di fritto e fumo che solo lì si poteva essere stati, gli amici dei Capodanni nel bar ghiacciato o in taverna da Ale, gli amici che scendevano insieme a me come pazzi con i bob nel pratone del bosco innevato, gli amici che bivaccavano negli inverni in taverna da me e con i quali ho passato praticamente tutti i compleanni della mia vita essendo io nata sotto le stelle cadenti di agosto. 





Gli stessi amici che oggi sono mamme, papà, promessi sposi e professionisti avviati ma che nel mio cuore in questa incantata cornice di una favola senza tempo restano sempre i bambini che correvano come pazzi nel bosco. AnninaCara, per te e per il tuo compleanno un piccolo pezzo di cuore attraverso queste mie emozioni.
Ti voglio bene, davvero. Auguri con grande affetto.



domenica 16 maggio 2010

Contro i rospi vivi... Cocottine di Uova, asparagi & Chèvre





Ho fatto indigestione di rospi. Già. E' un periodo che mi mangio così tanti rospi vivi che ora ho uno stagno nello stomaco che gracida. Maledetti. E poi sta pioggia incessante ha alimentato questi esseri verdi e il mio umore saltella dal nervoso, depresso, pessimo con punte di acido da far paura e oscenamente inverso. Grazie al cielo non apatico, sono troppo nevrotica per essere svogliata da tutto. Diciamocela, mi sono rotta di un bel po' di cose. Qualche buona notizia è anche arrivata e qualche frutto è stato portato a casa (anche se la maldicenza imperante non poteva astenersi dal commentare in modo maligno e saccente). Alla faccia dei rospi verdi, della gente che dovrebbe pensare al suo invece che guardare al mio, alla faccia del maltempo che spero sia terminato, del malumore e delle negatività, alla faccia della cattiveria e delle gelosie, e pure dei rospacci che mi sono dovuta ahimè ingollare, mi pappo queste facilissime cocottine: asparagi, uova, una spolverata di grana e qualche fettina di chèvre. E faccio un po' pace almeno con me stessa.



INGREDIENTI per 4 

un mazzetto di asparagi fini (o asparagina)
4 uova
grana
un tocchetto di burro
chèvre semi stagionato
sale e pepe




Fate bollire o cuocere a vapore gli asparagi fino quando saranno teneri. Preparate le cocottine: con un pennello da cucina spennellatele con burro ammorbidito, cospargetele bene di abbondante grana e sul fondo mettete una fettina di chèvre. Ripiegatevi dentro gli asparagi, se fosse difficoltoso tagliateli anche a pezzetti, apritevi sopra un uovo facendo attenzione a non rompere il rosso, completate con una grattata di grana, sale, una macinata di pepe nero e una fettina di chèvre. In forno a 180° per circa 10-15 minuti (guardatele perchè sembra non cuociano mai poi d'improvviso sono anche fin troppo cotte!). Mangiate belle calde gustandovi la favolosa crosticina di chèvre gratinato.




mercoledì 5 maggio 2010

Storie di Mamma e Figlia. Crema al caramello light





Trambusti, tanti progetti, poco tempo e soprattutto, disordine ovunque. Per non parlare di dover condividere la cucina: io per lavoro, e tu anche (sfamare 6 persone 3 volte al giorno da 38 anni è un lavoro da Premio alla Carriera). Questo indubbiamente ci fa litigare, bisticciare. Per non parlare di quante volte mi fai sempre la stessa domanda, perchè la risposta che ti do non ti piace e speri di averne una diversa. No, se la risposta è quella, quella rimane (spesso anche perchè non dipende da me). Madre e figlia, uniche due donne in una casa di uomini disordinati, pigri, musoni, introversi, intrattabili, egoriferiti e nulla-aiutanti (credo che il 98% degli uomini sia così). Storie di una figlia ormai grandicella che spesso gioca a fare la bambina, che ancora ti butta la testa tra le braccia in cerca di una carezza, che è felice come un giullare se per caso o per sbaglio riesce a stare da sola con te  anche solo tre ore, senza fratelli/padri/nonni gelosi a fare da guastafeste. Storie di disavventure ridicole, di un gelato mangiato sedute sui gradini del Duomo di Milano tra piccioni e teenagers a vagabondare, storie di giornate passate nel gelo con la caldaia rotta a 5° in casa la Vigilia di Natale, storie di capponi ripieni chiamati Abdullah, di notti insonni causate dall'ennesimo fidanzato stronzo che ti molla perchè se la fa con una più gnocca di te, storie di risate a crepapelle, confessioni impossibili e speranze condivise.




 Storie semplici, fatte di gesti sempre uguali, di una coperta ricamata a 6 mani con la nonna, di spese con 2 carrelli enormi e scontrini lunghi un metro a sfamare questi lupi che si aggirano per casa, storie di trasferte in macchina epiche, con i pacchi sopra, sotto i piedi e anche in braccio e oltre.Storie di mamma e figlia.
Pensi che io non ti voglia bene solo perchè siamo bisticciose, però se guardo anche oltre me, io e te abbiamo il più bel rapporto mamma-figlia che la storia abbia mai visto. E so per certo che se tutte le figlie avessero avuto una mamma come sei tu, il mondo sarebbe stato un posto davvero molto più felice.


Per il tuo compleanno, tra un paio di ore, il tuo dolce preferito, come lo faccio io: con pochissime uova, un poco di zucchero, latte e vaniglia.




DOSI PER VARI BICCHIERINI
500 ml di latte
80 gr di zucchero+200 per il caramello
un uovo e due tuorli
un baccello di vaniglia




Semplice, come la migliore delle coccole. Portate a ebollizione il latte con la vaniglia, raschiatene i semini e lasciate in infusione per un quarto d'ora. In una terrina sbattete le uova con 80 gr di zucchero, versate il latte a filo e mescolate bene. Fate il caramello in un pentolino di acciaio, girate solo per necessità con un cucchiaio di legno e appena brunito spegnete. Versate subito il caramello nei bicchierini, e sopra la crema ottenuta.
Cuocete a 120 -130 gradi a bagnomaria in forno per un paio di ore, rimane morbido e delizioso se rispettate la temperatura (l'acqua non deve mai bollire!). Fate raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo per 4 ore circa prima di affondarci il cucchiaino!
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