lunedì 28 marzo 2011

3 anni. Auguri a tutti i miei desideri.

Ed eccoci qui, dopo 3 anni. 3 anni fa ho aperto questo blog, con un sogno chiuso in un cassetto e tutto il mio cuore. Non riesco a dire a parole cosa sono stati questi anni, in termini di avventure, disavventure, lavori folli in condizioni davvero pessime, tra freddo glaciale a tremila metri sul SanGottardo oppure nel caldo di inferno di una cucina incandescente nel cuore della toscana in un torrido luglio e forno a 270° fisso a cuocere lasagne alle 2 del pomeriggio. Per non parlare dei viaggi spesso notturni con il capo risalendo lo stivale cercando la via di casa dopo giornate di straordinaria follia... 3 anni che mi hanno regalato davvero tutto e che ho pensato di festeggiare degnamente facendomi venire un fantastico ascesso del dente del giudizio, con conseguenti 3 notti in bianco dal dolore e 3 giorni digiuna per lo stesso motivo. Tiè, tanto per non farci mancare nulla. E in tutto questo dovevo farmi giusto una piccola foto, che verrà pubblicata qui
Cerca e ricerca di foto mie che io non sia su una piramide, guadando un fiume, su un cammello o con parrucca in testa con pailletes nn ne avevo, quindi dovevo farla. Ma, il bellissimo dentino mi aveva fatta gonfiare come una zampogna la sera della Vigilia di Natale e sembravo un criceto prima del GrandeLetargo, con guancia enorme e fluorescente, motivo per cui mi ero arresa a dire "DEVO trovare qualcosa" negli archivi. Se..... che ingenua che sono! Gli archivi nn offrivano nulla, quindi stamani in mezz'ora ho dovuto improvvisare con urla apocalittiche, spostamento di mezza casa, strilli e allucchi un piccolo set dove potessi essere vagamnente credibile. Tiravo giù parolacce come una dannata tra un bigodino e l'altro a mia madre , la poveretta, che secondo me non era abbastanza brava a riprendermi (santa donna!) e dopo un secondo facevo l'occhiolino alla camera per venire fuori decente. Un patema durato pochissimo dato il nullo tempo a disposizione, ma che mi fa sorridere ora che è finito.  Bene, posto la foto, dato che qui sul blog nn compaio mai, questo è il mio modo di festeggiare i miei primi 3 anni insieme ad un dolcino che sempre oggi è comparso sulla nostra tavola.


Il dolcino è un semplice trifle fatto di lemoncurd, fragole marinate a pezzi con zucchero e limone, panna e pan di spagna imbevuto in succo di arancia. Finito con granella di pistacchi.




Una sola parola: grazie a tutti quelli che sono passati e che con le loro parole mi hanno regalato mille emozioni. Chiara

lunedì 21 marzo 2011

Finally SpringTime: MiniMimose!



Ciao ciao golfoni di lana spessa 4 centimetri, goffi e pesanti quanto un macigno che ti impediscono di sentire il calore della pelle degli amici. Adios guanti di lana che non ti fanno coccolare le mani della persona amata, che non ti fanno afferrare bene le opportunità lasciandoti la presa instabile e troppo morbida. Arrivederci cappelli calcati che schiacciano il taglio nuovo di piega e ottenebrano i pensieri ovattandoli e lasciandoli dai contorni indefiniti e slabbrati. Au revoir scarponi dai lacci stretti, troppo stretti che ti ancorano i piedi a terra, quando invece noi dovremmo essere in grado di volare in alto con tutti i sogni che abbiamo.
E' Primavera, Grazie al Cielo, e ormai è tempo di buttare tutte le stupide scuse che ci hanno fatto poltrire per un inverno intero, tutte quelle attenuanti dietro le quali ci siamo nascosti per non affrontare i problemi. E' tempo di spolverare le opportunità, di assaporare le possibilità e di afferrare con gioia e grinta tutto quello che ci passa anche solo accanto e di fare realmente qualcosa in maniera fattiva per poter dire "sì, io sono felice".

Per questo giorno così simbolico, un dolce che è uno spettacolo: mini mimose con fragole.



INGREDIENTI
:: 150 g di zucchero ::

:: 70 g di fecola di patate  ::

:: 70 g di farina  ::
:: 2 uova intere  ::
:: 3 tuorli d'uovo  ::
:: 60 g di burro  ::
:: 1cucchiaio di miele  ::
:: 1 bustina di vanillina  :: 

:: 250 ml di latte ::
:: 3 tuorli d'uovo ::
:: 40 gr di zucchero ::
:: un cucchiaio di farina ::
:: la bacca di vaniglia ::

:: panna ::
:: 200 gr di fragole ::

:: scorza di limone ::
:: bacca di vaniglia ::
:: zucchero qb ::


In una terrina montate con le fruste le uova con lo zucchero e il miele a lungo, fino ad ottenere una crema gonfia e spumosa (operazione importante, deve essere ben gonfia!). A pioggia versate la farina e la fecola setacciate, poi in ultimo versate a filo il burro fuso e incorporate velocemente. Fate cuocere in stampini singoli a 170° per circa 25-30 minuti. Fate raffreddare, sformate, tagliate una fettina di pasta dal fondo e scavatene profondamente l'interno. Tenete da parte la pasta gialla eliminando le parti scure dell'esterno, dovrete tagliarla e farci quadratini per l'effetto mimosa. Io ho anche preso un paio di intere tortine e le ho tagliate a cubetti di rivestimento. Ho preparato una classica crema pasticcera, fatta raffreddare e a questo punto assemblato tutto. Nei buchi delle mimose ho messo crema e fragole a pezzetti, rimesso il loro coperchio che era la base tagliata, ribaltate sottosopra e pronte per essere decorate. Fate uno sciroppo portando a bollore e lasciando in infusione per mezz'ora dell'acqua con zucchero, la bacca di vaniglia lavata della crema e la scorza del limone. Con la bagna imbevete bene le tortine, poi spalmatele con panna e infine decorate con i quadratini di pasta avanzati. Prima di mettere a riposare in frigo, imbevete tutte le tortine aiutandovi con un cucchiaio con la bagna  precedentemente utilizzata. Fatte riposare 12 ore sono ancor più golose. Felice Primavera a tutti!




giovedì 10 marzo 2011

Fregola di primavera: evviva i contest!



Sapete che c'è? Che sento la necessità di cambiare, io che da sempre amo l'inverno con le sue giornate di sole azzurro e di neve candida adesso ne ho davvero piene le...! Ho una insana voglia di potermi dedicare alle piantine, alla rinascita dei miei lamponi e vederne l'evoluzione, ho voglia di togliere questi 4 abiti in lana e godermi un po' di luce. Forse, solo e semplicemente, ho desiderio di rinnovarmi e rigenerarmi.


Oggi poche chiacchiere, partecipo a due contest: prendo due piccioni con una fava, e già anticipo buona parte del tutto. Ci tengo a dire che dopo ore e ore di scervellamento e meningi fumanti mi è venuta in mente questa ricetta, che ho fatto ad hoc per i contest, non è un riciclone ;)

Normalmente devo dire che sono restia, un po' per mancanza di tempo e un po' perchè ormai non è che io partecipi molto alla blogosfera per una serie di motivazioni mie personali. 
Primo contest è del bellissimo "AboutFood", fave&piselli, che io adoro. 
E visto che ci sono, e visto che la ricetta lo consente alla grande, partecipo anche a quello straordinario di Anna e della Pippi (so che ci sono altri creatori, cito loro in quanto amiche vicine), "Cucinando con le erbe aromatiche".




La mia ricetta è una semplicissima fregola primaverile con olio aromatico alle erbe e mantecatura al pecorino.
Bando alle ciance e via alla padella, sono certa che chi proverà questa ricetta la amerà come l'abbiamo amata noi ieri a casa.

about food
  

DOSI PER 4 PERSONE

:: 380 gr di fregola sarda ::
:: 150 gr di fave ::
:: 7 asparagi :::: 150 gr di piselli :::: 60 gr di brigante grattugiato ::
:: timo, basilico & santoreggia ::
:: un goccino di panna ::
:: olio extravergine di oliva ::
:: sale & pepe nero ::
:: mezzo bicchierino di vino bianco ::


In una padella da risotto fate rosolare con un filo di olio extravergine di oliva le fave, i piselli sgusciati e i gambi degli asparagi pelati e tagliati a tocchetti. Salate e dopo qualche istante versatevi la fregola. Fatela rosolare anch'essa e sfumate con il vino bianco. La fregola è terribile, attacca sul fondo sempre quindi va rigirata spesso. A questo punto aggiungete acqua bollente oppure brodo e cominciate la cottura versando man mano i liquidi. La fregola cuoce in circa 20-25 minuti, va a gusti e va assaggiata per capire che grado di cottura preferite. Preparate l'emulsione di olio alle erbe: in un bicchierone alto frullate abbondante timo, basilico e santoreggia (o erba cipollina in base ai gusti) versando a filo generoso olio extravergine di oliva: otterrete un olio profumatissimo. Quando sarà cotta la fregola spegnete, mantecate con un goccino di panna fresca, il brigante grattugiato e rifinite con olio aromatizzato alle erbe.Una macinata di pepe e il gioco è fatto.

In pratica la fregola, che è una tipica pasta sarda, in questo caso viene cotta esattamente come un risotto, ma ha la peculiarità di non scuocere come il risotto, per cui è un validissimo e divertente sostituto.



mercoledì 2 marzo 2011

Lasagnetta per il Viaggio: scamorza &cherries

Ci sono attimi che vorresti fermare, racchiudere in una sfera di cristallo e tenerli custoditi gelosamente dentro un baule segreto, un vecchio baule da aprire per rivedere quei frammenti di vita e risentirne l'odore quando si ha nostalgia.
Questi primi mesi dell'anno me ne hanno regalati, momenti in cui l'unica cosa razionale sarebbe prendere ogni orologio del mondo e frantumarlo a terra, istanti da assaporare come un cioccolatino caldo che si scioglie sulla lingua, attimi in cui ci sono due cose da fare: o trattenere il respiro e attendere oppure inspirare profondamente per paura che  l'adrenalina ci tradisca. Il mio baule in questo periodo si sta riempiendo di sfere luminosissime, tante fiammelle a ricordarmi quanto il percorso che mi ha portata oggi qui è stato lungo e desiderato, e quanto sono stata fortunata  a riuscire a gustare nel tragitto la bellezza del viaggio. Come disse un caro amico "Io conosco anche un'altra Chiara, che è partita per Itaca". I fatti sono importanti, ma anche le parole che smuovono montagne dentro di noi lo sono.

"Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente, e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi penetranti d'ogni sorta, più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos'altro ti aspetti?"




Una giornata fredda vissuta come un primo giorno di primavera: ecco una lasagna davvero gustosissima, carica dell'energia che richiede questo lungo viaggio e piena della positività dei colori che richiamano la vita e il sole.

INGREDIENTI

:: una confezione di pasta per lasagne ::
:: 500 ml di latte ::
:: 50 gr di farina ::
:: 50 gr di burro ::
:: sale & pepe ::
:: noce moscata ::
:: pomodorini cherries ::
:: olio extravergine di oliva ::
:: abbondante basilico ::
:: scamorza affumicata ::
:: parmigiano reggiano ::


Fate una besciamella portando a bollore in un pentolino il latte. In un padellino a parte fate il roux sciogliendo il burro e aggiungendo la farina, dopodiché buttate il roux nel latte bollente, sciogliete eventuali grumi dando un energico colpo con la frusta e fate cuocere a fuoco dolce per circa 5 minuti coperto, rigirando ogni tanto. Salate, pepate, aggiustate di noce moscata e fate raffreddare.
TAgliate i pomodorini a quarti, spadellateli con olio extravergine di oliva e generoso basilico e una volta cotti spegnete. Scottate le sfoglie di pasta lasagna e componetela in una teglia: besciamella, pasta, pomodorini, scamorza a fettine, grana e basilico. Ripetete per altri 3 strati e fate cuocere in forno a 180° per circa 25 minuti, fino a quando la superficie sarà ben dorata.
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