mercoledì 26 ottobre 2011

This is Halloween: zuppa bicolore!


Eva amava raccogliere foglie. Ne collezionava in autunno di tutti i colori: rosse amaranto, vermiglio, arancio zucca, marrone cioccolata, fucsia, color tamarindo e prugna. Quelle che amava di più, però, erano quelle color lampone! Le cercava con attenzione in mezzo ai suoi passetti saltellanti negli stivaletti color fuoco, i suoi preferiti, i porta fortuna. Camminava a passo svelto ma sempre attento, girovagando per le vie alberate del suo quartiere fatto di casette dalle finestre piccole e ombrose, e spesso immaginava che lì dentro vivessero streghe e stregoni in cerca della Pozione per tramutare le rane in principi. Il suo piccolo cuore infatti già cercava la sua Anima Gemella, ignorando che l'avrebbe incontrata parecchi anni dopo dall'altra parte del mare, in un freddo mattino invernale tra le pagine di un libro e un caffè bollente. "Chissà se quel rospo che ho visto al laghetto ieri può realmente diventare un Principe degno di tale nome..." sospirò raccogliendo da terra una foglia di noce increspata, arricciata ma profumatissima. Era la vigilia di Halloween e soffiava un vento inquieto, alzava in vortici multicolore tutte le foglie e le faceva ballare in mulinelli impazziti: lei ci si tuffava in mezzo e danzava con loro in un girotondo senza dimensione e senza tempo. "Ancora, ancora, ancora!" gridava tra le risate cristalline e l'eccitazione. Ma improvvisamente il vento cessò, le foglie caddero a terra e intorno a lei, un fitto bosco di alberi dai tronchi con sembianze di facce umane, e a terra una miriade di zucche di tutte le dimensioni e di tutte le forme. "Deve essere un sogno" pensò lei, quando una zucca le rotolò su un piede e si aprì a metà facendo uscire un topolino: il roditore era un Messaggero e le lasciò un biglietto arrotolato prima di schizzare via e perdersi nella distesa di alberi. "Il segreto della tua felicità risiederà nell' Ascoltare i Tuoi Sogni, conoscerli, riconoscerli e non bearti a contemplarli ma cercare di vestirli e renderli Realtà". 


Alla mia amica Marica, con affetto e riconoscenza per l'aiuto che mi sta dando in questa fase di scoperta dell'Io.


Questa zuppa, oltre che essere bellissima, è anche buonissima. La parte viola che vedete è fatta utilizzando carote nere, e ringrazio la mia amica Chiara per l'ispirazione.




INGREDIENTI per 4

::  2 carote nere grandi  ::
::  3 patate medie ::
::  300 gr di zucca mantovana  ::
::  2 pomodori ramati maturi  ::
::  3 carote arancioni  ::
::  curry  ::
::  due foglie di alloro  ::
::  olio evo  ::
::  brodo vegetale ::
::  rosmarino  ::


Facilissimo: in due separate pentole fate le creme. In una mettete un filo di olio con curry e alloro e le carote nere a dadini e le patate a cubetti (se vi piace fate rosolare e poi eliminate uno spicchio di aglio). Aggiungete brodo vegetale e rosmarino.  Nell'altra fate lo stesso processo mettendo zucca a cubetti, carote arancioni a rondelle e i pomodori spelati tagliati a cubetti (per spelarli incidete una croce, tuffateli in acqua bollente per 20 secondi e raffreddate. La pelle verrà via perfettamente). Cuocete le zuppe con brodo quanto basta, non troppo perchè devono essere corpose e aggiungete a piacere curry. Frullate separatamente. Impiattate facendo il piatto di due metà differenti e condite con un filo di olio di oliva. Io poi la ingolosisco con una spolverata di parmigiano e una macinata di pepe nero ;)



domenica 16 ottobre 2011

Pasta choux: quando dei profiteroles fanno sbocciare un fiore.



In certi momenti è difficile tirare fuori le parole. Credo di avere una specie di paralisi al racconto: e per una logorroica come me è sempre un segno che indica "work in progress": attese, situazioni in essere ma non risolte, sospensione del giudizio. Forse, semplicemente avrei solo bisogno di guardarti, e lasciare che i miei occhi ti raccontino tutto, nel mio silenzio. Tu lo saprai leggere, perchè il tuo cuore sa leggere il mio. Con la stessa dolcezza che ha accompagnato me in questo percorso, voglio ora essere io a sostenere te e a non lasciarti andare via. Nemmeno ora, ora che quello che viviamo è complesso e ci sta facendo soffrire. Ancora più di prima, molto più di prima, adesso sono con te, e la promessa che ti ho fatto in privato ora te la faccio pubblicamente: non mi perderai mai J. Con Amore, forte e rigoglioso e ostinato e tenace.

Questa scelta è un must: abbiamo iniziato il nostro cammino insieme chiacchierando di profiteroles, tu che morivi dalla voglia di vedere le mie foto e io che, pigra come sempre, tardavo a postarle. Giuro, se mai ne avrò la possibilità, te ne farò una montagna da farti fare l'indigestione ah ah!



DOSI PER CIRCA 25 BIGNè

:: 170 ml di acqua ::
:: 90 gr di farina ::
:: 50 gr di burro ::
:: 2 uova ::
:: un pizzico di sale ::

Crema pasticcera alla vaniglia per i Profiteroles
:: Per il topping al cioccolato ::
:: 100 gr di cioccolato fondente ::
:: un cucchiaio di maizena ::
:: 300 ml di panna ::

:: Crema Zabaione per la Croquembouche ::






Il segreto dei bignè risiede nella perfetta cottura della pasta e nei giusti passaggi. La pasta choux è facile da fare, niente di complesso, ed è assolutamente versatilissima per essere farcita per preparazioni dolci o anche salate. Io li ho usati anche per una croquembouche ripiena di zabaione: la fine del mondo.

In un pentolino mettete l'acqua con il burro e il sale: appena bolle spegnete e in un solo colpo versate la farina. Girate velocemente fino a quando si formerà una palla che si stacca dalle pareti: rimettete sul fuoco per un paio di minuti. Fate intiepidire. Aggiungete un uovo alla volta amalgamando perfettamente prima di incorporare l'altro fino ad ottenere una pastella consistente. Trasferite in una sac à poche con bocchetta liscia e fate tanti mucchietti ben distanziati su una teglia da forno. Cuocete a 200° per circa 10 minuti poi abbassate a 180° per altri 15. Lasciate raffreddare in forno spento per una mezz'ora.
L'essenziale è che la pasta al suo interno sia perfettamente asciutta, altriemnti i bignè cederanno e si schiacceranno usciti dal forno. Riempiteli con una siringa da pasticceria con la crema prescelta e rifinite il dolce 

Per la croquembouche:  fate un caramello, intingete la punta di ogni bignè velocemente e con molta attenzione e montateli a piramide. Io ho decorato prima di servire con fili di caramello.

Per i profiteroles: fate una salsa mescolando perfettamente la maizena alla panna fredda, mettete sul fuoco sempre mescolando e una volta arrivata a bollore aggiungete il cioccolato tagliato a pezzetti. Spegnete, lasciate fermo il composto un paio di minuti (il cioccolato inizierà a sciogliersi per il calore da solo) e infine mescolate energicamente.


lunedì 10 ottobre 2011

Wind of Change: crema di zucca, castagne & salsiccia



Finalmente è arrivato il Vento del Nord. E ha spazzato via con la sua forza questa orrenda malinconia, questo odore di stantio e chiuso e polvere, questo anomalo caldo che mangiava viva la mia volontà. E' arrivato il Vento del Nord e si è trascinato con se quella indolenza che mi era colata addosso come una cera che, una volta raffreddatasi, mi imprigionava nella sua morsa paralizzante. Gli eventi degli ultimi giorni hanno portato a una presa di posizione forte verso quelle dannate 3 note stonate: da due ho preso le distanze, unica arma possibile per non impazzire, la terza invece l'ho attaccata vorace come farebbe una fiera nel bosco con la sua preda e ora attendo di vedere risultati e spero che la mia innata tenacia non mi molli a metà salto. Si prospetta un autunno di cambiamenti, e mi sono resa conto che quella a desiderarli sono io: ho riempito il cassetto di nuova lingerie e sto per rivoluzionare i capelli. Quando mi sono resa conto di questi due eventi ho capito che c'era aria di novità.

Settimana scorsa sono andata nel mio adorato bosco, per necessità e per desiderio. Il caldo che ancora faceva era davvero impressionante, non penso di ricordare un ottobre così rovente: 24 gradi! Complice la bella giornata di sole e la mia voglia di libertà ho passato ore tra i miei abeti e i noccioli, a caccia delle ultime more ottobrine ( more selvatiche... quali sensuali pensieri appena le ho assaggiate!) e alla ricerca delle prime castagne. Ne ho portato a casa una borsa enorme, mi sono, come mio solito, graffiata in maniera indicibile con i ricci e i rovi ma quanta meraviglia nel constatare la generosità incredibile della Natura. Caldarroste e ... questa fantastica zuppa con zucca e salsiccia. 




INGREDIENTI

:: un quarto di zucca:: 
:: 20 castagne fresche ::
:: un pezzetto di salsiccia ::
:: olio extravergine di oliva ::
:: alloro ::
:: timo ::
:: uno spicchio di aglio in camicia ::
:: sale & pepe ::


Lavate la zucca, privatela di semi e scorza e tagliatela a pezzettoni. Sgusciate le castagne. In un pentolino mettete un filo di olio, uno spicchio di aglio in camicia e l'alloro: aggiungete la zucca, fatela rosolare, eliminate l'aglio e aggiungete un mestolino di acqua bollente. Fate cuocere fino a quando la zucca sarà morbida e salate. Fate bollire le castagne, eliminate la pellicina ed aggiungetele, tranne una manciata, alla zucca: versate un bicchiere di acqua bollente e fate cuocere per una decina di minuti. Frullate quindi la crema con un minipimer e mantenetela in caldo. In un padellino antiaderente fate rosolare con un filo di olio la salsiccia sgranata e le castagne tenute da parte, mettete nelle terrine la zuppa bollente e rifinite con un cucchiaio di salsiccia e castagne. Profumate con generoso timo fresco e pepe nero macinato.


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